stato il titolare dello studio, l’AVVOCATO Angelo Cocozza, a sollevare il caso arrivando a scrivere anche al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per ribadire come
“le prestazioni dell’avvocato sono dall’ordinamento considerate di pubblica necessità e costituiscono, normalmente, strumento necessario per l’esercizio dell’inviolabile diritto di difesa garantito dall’articolo 24 della costituzione”