Risarcimento dei danni conseguenti ad un incidente stradale
Lo Studio Legale Cocozza offre assistenza gratuita per incidenti stradali con conseguenti danni a cose e persone. Un incidente stradale, oltre che fonte di danni, disagi e lutti, costituisce un fenomeno intorno al quale si muovono, costantemente, milioni di euro.
Questa enorme quantità di denaro crea, inevitabilmente, fortissimi contrasti di interessi fra chi deve pagare i danni (le assicurazioni) e chi deve ricevere il giusto risarcimento. Tuttavia, enorme è la forza economica delle Società di assicurazione, ed elevata la preparazione dei propri dipendenti che nella fase di liquidazione fanno prevalere rispetto alla debole posizione del danneggiato, poichè egli non è normalmente in grado di conoscere le numerose ed avvolte contraddittorie norme che regolano i suoi diritti e non è dunque nelle condizioni di farli valere in maniera efficace.
La persona che deve ricevere un risarcimento di danno, quindi, deve, frequentemente, percorrere un complesso e tortuoso itinerario per la tutela dei propri diritti. Spesso, il danneggiato, prima di ottenere quanto gli spetta, entra in contatto con svariati operatori il cui intervento, a vario titolo, si può rendere necessario: ad esempio autoriparatori, agenti assicurativi o loro collaboratori, periti, infermieri, medici, Agenti di Polizia, Carabinieri, commercialisti, consulenti di varia natura e numerosi altri. In alcuni casi questi operatori ritengono di poter consigliare al danneggiato il nominativo di uno Studio Legale cui rivolgersi per ottenere un giusto risarcimento ed una valida tutela difensiva. Ma il loro consiglio può rivelarsi errato, a volte perchè tende a favorire un professionista collegato per amicizia o parentela, indipendentemente dalla sua professionalità e competenza, a volte, più semplicemente, perchè è il frutto di scarsa conoscenza della materia.
La materia del risarcimento del danno, SPECIE DEL DANNO ALLA PERSONA, è materia delicatissima, di grande complessità e vastità, soggetta a frenetica evoluzione, soprattutto negli ultimi anni, che può essere conosciuta e trattata solo da un professionista legale che abbia maturato una vasta esperienza ed una approfondita competenza nel settore. Si tratta di materia spessissimo sconosciuta, sia agli operatori intermedi di cui si è parlato sopra, sia, e soprattutto, ai cittadini che hanno subito un danno. Questi ultimi, per non correre il rischio di commettere irreparabili errori, hanno la necessità di affidare i loro interessi ad uno Studio Legale dotato di competenza specifica ed esperienza.
Gli Avvocati - o presunti tali - che adottano sistemi di "reclutamento" della clientela, commettono infrazione all'art. 19 del Codice Deontologico Forense, il quale, sotto la rubrica "Divieto di accaparramento della Clientela", recita testualmente come segue: "E' vietata l'offerta di prestazioni professionali a terzi e in genere ogni attività diretta all'acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o altri mezzi illeciti. L'avvocato non deve corrispondere ad un collega, o ad altro soggetto, un onorario, una provvigione o qualsiasi altro compenso quale corrispettivo per la presentazione di un cliente. Costituisce infrazione disciplinare l'offerta di omaggi o di prestazioni a terzi ovvero la corresponsione o la promessa di vantaggi per ottenere difese o incarichi".
Significativi interventi legislativi hanno sensibilmente mutato i procedimenti giudiziali e stragiudiziali relativi al risarcimento dei danni conseguenti ad un incidente stradale.
Il 2 febbraio 2007 è entrato in vigore il nuovo sistema del c.d. indennizzo diretto. La disciplina del risarcimento diretto si applica in tutte le ipotesi di danni al veicolo e di lesioni di lieve entità (0-9%)al conducente, anche quando nel sinistro siano coinvolti terzi trasportati. Qualora i terzi trasportati subiscano lesioni, la relativa richiesta del risarcimento del danno resta soggetta alla specifica procedura prevista dall’articolo 141 del codice delle assicurazioni e, dunque la richiesta di risarcimento dei danni può essere rivolta alla compagnia di assicurazioni che garantisce il veicolo che li trasportva. Il Terzo trasportato va, quindi, sempre risarcito se ha subito lesioni in un incidente stradale a prescindere dalla responsabilità dei conducenti dei veicoli.
La procedura del risarcimento danni con indennizzo diretto non si si applica tuttavia nelle ipotesi di incidenti stradali a causa dei quali la vittima ha subito lesioni considerate gravi (superiori a 9% di invalidità prermanente ed in tal caso, il danneggiato invia la richiesta di risarcimento del danno alla compagnia di assicurazione responsabile del sinistro
Lo scopo della procedura di risarcimento diretto dovrebbe essere, in linea di principio, quello di garantire risarcimenti più rapidi ed equi agli utenti, ma i dubbi sulle sue reali possibilità di funzionamento sono tanti. Con questo nuovo sistema, infatti, è stato rimesso tutto nelle mani delle compagnie di assicurazione le quali, come detto, sono interessate a pagare poco o niente. Il regolamento di attuazione prevede addirittura, all’art. 9, che l’assicurazione si adoperi fornendo al danneggiato “supporto tecnico nella compilazione della richiesta di risarcimento, anche al fine della quantificazione dei danni alle cose e ai veicoli, il suo controllo e l’eventuale integrazione, l’illustrazione e la precisazione dei criteri di responsabilità“. Insomma, dovrebbero essere le stesse compagnie assicurative a dover assistere il danneggiato, fornendogli in teoria i consigli migliori per essere tutelato…
Purtroppo, l’esperienza professionale è ricca di esempi di persone che si sono avventurate da sole a richiedere risarcimenti di propri danni alle compagnie, ricevendone netti rifiuti o proposte insignificanti, salvo poi vedere notevolmente aumentate le loro opportunità quando si presentavano con l’assistenza di un professionista e con la giusta documentazione alla mano.