Premesso che le principali funzioni assunte dalla Corte costituzionale sono indicate, almeno in termini generali dalla Costituzione e dalle leggi costituzionali, analizziamo più nel dettaglio quelli che sono i suoi compiti. La più importante ed antica funzione assunta dalla Corte costituzionale è di decidere le controversie «relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello Stato e delle Regioni» (articolo 134, prima parte, della Costituzione).
In tal caso, la Corte deve controllare se gli atti legislativi siano stati formati con i procedimenti richiesti dalla Costituzione (cosiddetta costituzionalità formale) e se il loro contenuto sia conforme ai princìpi costituzionali (cosiddetta costituzionalità sostanziale). Altra importante funzione è la definizione dei cosiddetti Atti legislativi, ovvero delle leggi dello Stato, oltre che di decreti legislativi delegati (deliberati dal Governo su delega delle Camere) e decreti-legge (adottati in via d'urgenza dal Governo e sottoposti alla conversione in legge da parte delle Camere). Inoltre la Corte costituzionale si occupa anche di quelle che sono le leggi delle Regioni e delle Provincie autonome, le quali nel nostro sistema costituzionale dispongono di una propria potestà legislativa. Ci sono poi da chiarire altri elementi che non sono sotto il controllo della Corte costituzionale, come gli atti normativi da considerare subordinati alla legge, esempio di ciò sono i regolamenti. Tali atti sono soggetti al controllo di legittimità (cioè di conformità alla legge) svolto dai giudici comuni. È vero però che se la legge deve essere conforme alla costituzione, e i regolamenti devono essere conformi alla legge, sarà una naturale conseguenza considerare anche questi ultimi conformi alla Costituzione, senza bisogno di essere sottoposti al controllo da parte della Corte costituzionale.